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In Brasile dal:

1991, con l'apertura di una realtà di accoglienza per volontà di Monsignor Crescenzio Rinaldini, vescovo di Araçuaí

Vicino ai più fragili con:

Case Famiglia e Famiglie Aperte, Comunità terapeutiche, Centri diurni, Centro residenziale per malati psichiatrici

Insieme a te per:

Aiutare i bambini a rinascere e costruirsi un futuro

Lo sapevi che

In Brasile la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi, mentre milioni di persone vivono in povertà assoluta. La Comunità Papa Giovanni XXIII opera a Itaobim e Medina, due città nella Valle di Jequitinhonha, una delle regioni più povere e aride del Brasile, conosciuta come la "Valle della secca". Nonostante la presenza del fiume Jequitinhonha, la mancanza di risorse e di accesso alla terra impedisce ai piccoli agricoltori di coltivare per il sostentamento delle famiglie. Questa situazione spinge molti a migrare verso le città in cerca di lavoro, ma spesso senza successo. Per i giovani, la mancanza di prospettive è una delle sfide più dure. In questa regione, bambini e adolescenti crescono in un contesto di difficoltà crescenti, segnato da un elevato tasso di abbandono scolastico e da continue violazioni dei loro diritti. La diffusione del traffico di droga e dello sfruttamento sessuale minorile aggrava una situazione già fragile, in cui mancano alternative di sviluppo e sicurezza.

La ricchezza in Brasile è concentrata nelle mani di una minoranza, mentre la maggior parte della popolazione vive in condizioni di estrema povertà, soprattutto nella regione della Valle di Jequitinhonha, conosciuta come la "Valle della secca". La mancanza di risorse e di accesso alla terra rende difficile la coltivazione per gli agricoltori locali, costringendoli a migrare verso le città in cerca di lavoro. L'elevato tasso di abbandono scolastico, la violazione dei diritti dei minori, il traffico di droga e lo sfruttamento sessuale minorile sono le principali sfide che i giovani devono affrontare, in un contesto di mancanza di alternative e sicurezza.

Grazie al tuo aiuto sarà possibile

Accompagnare nella crescita i bambini, gli adolescenti e i giovani che vivono in situazioni di vulnerabilità sociale. Grazie al tuo contributo, possiamo accoglierli in centri educativi e ricreativi, offrendo loro un luogo sicuro dove studiare, giocare, fare sport e coltivare i propri talenti attraverso attività espressive come il teatro. In questo modo, li sottraiamo alla strada, dove sarebbero facili prede della delinquenza e dello sfruttamento sessuale. Nei nostri centri i bambini e i ragazzi ricevono anche un sostegno alimentare e vedono riconosciuto il loro diritto a un'infanzia e un'adolescenza serene, fondamentali per costruire un futuro ricco di opportunità. 

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Violenza, diseguaglianze economiche e sociali affliggono la popolazione

Pur essendo un paese ricco di risorse naturali, il Brasile presenta un drammatico squilibrio nella distribuzione della ricchezza, concentrata nelle mani di pochi mentre milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta. La Comunità Papa Giovanni XXIII è attiva a Itaobim e Medina, due città nella Valle di Jequitinhonha, una delle regioni più povere e aride del Brasile, conosciuta come la "Valle della secca". Qui, la scarsità d’acqua e le difficili condizioni ambientali rendono la vita quotidiana una sfida. Nonostante la presenza del fiume Jequitinhonha, la mancanza di risorse e di accesso alla terra impedisce ai piccoli agricoltori di utilizzare il territorio per il sostentamento delle loro famiglie. Questa situazione spinge molte persone a lasciare le campagne per migrare nelle città, alla ricerca di opportunità di lavoro che spesso, però, restano inaccessibili. Per i giovani, la mancanza di prospettive è una delle sfide più dure. In questa regione, bambini e adolescenti crescono in un contesto di difficoltà crescenti, segnato da un elevato tasso di abbandono scolastico e da continue violazioni dei loro diritti. La diffusione del traffico di droga e dello sfruttamento sessuale minorile aggrava una situazione già fragile, in cui mancano alternative di sviluppo e sicurezza

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Inizio attività

1991

Su invito di monsignor Enzo Rinaldini, vescovo di Araçuaí (Minas Gerais), che ha incoraggiato l’apertura di una realtà di accoglienza nella sua diocesi.

Realtà di accoglienza

Case famiglia, famiglie aperte e centri diurni

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Bambini sostenuti

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Grazie al tuo aiuto sarà possibile

Accompagnare nella crescita bambini, adolescenti e giovani in situazione di vulnerabilità sociale. Dal lunedì al venerdì li accoglieremo in centri educativi e ricreativi per non lasciarli soli per le strade, dove sarebbero facili prede di delinquenza e sfruttamento sessuale. Qui avranno la possibilità di studiare, giocare, fare sport e svolgere attività espressive come il teatro, ricevendo anche un sostegno alimentare. Qui vedranno rispettato il diritto a un’infanzia e a un’adolescenza serene e potranno costruire le basi del loro futuro.

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Circuiti accettati